domenica 21 settembre 2014

Andando a est sulle Alpi basse

Ciao a tutti, è davvero passato troppo di tempo da quando ho aggiornato il blog, ho deciso di ricominciare con il report del mio ultimo giro che ho fatto con Carlo (GS 1200)


18/09/2014


Le condizioni del meteo sono incerte già da qualche giorno, dovevamo partire ieri ma vista l'alta probabilità di pioggia abbiamo desistito...

A Bologna c'è sole e decidiamo comunque di farci il classico giretto in Raticosa con altri amici e, vista la tanta voglia rimaniamo d'accordo di partire comunque fregandocene del meteo.


Ci troviamo la mattina a Budrio e davanti ad un caffè decidiamo (seguendo le indicazioni meteo in tempo reale) di salire dalla parte Bresciana (Su tutto il Piemonte e Liguria piove forte).

Prendiamo l'autostrada dall'interporto, usciamo ad Occhiobello e prendiamo la transpolesana fino a Verona, facciamo una breve sosta a Peschiera del Garda, poi ci dirigiamo a Brescia e cominciamo a salire su per la Val Trompia.
























Il meteo non è dei migliori ma non possiamo chiedere di meglio: non piove e la temperatura è ottimale. In giro il traffico è pressoché nullo e ci godiamo le curve veloci della SPBS345 e quelle che arrampicano il passo del Bagolino.

































Poi sorpresa: Il passo Crocedomini ha gli ultimi 10 chilometri di strada bianca! Mi metto in piedi sulle pedane e comincio a godere, spazzolando qua e la con la mia carotona!



















































Arriviamo al passo che le moto sono belle lerce e dopo un ottimo pranzo riprendiamo verso Siltar de Gaver Torniamo giù diretti al Passo Maniva (sì, quello dell'acqua minerale). Tante curve, molte strette e vista di paesaggi limitata dalle nuvole...



















































Vediamo sulla piantina che c'è una strada che poi porta fino al lago d'Idro appena dopo al passo ma ci rendiamo conto essere in stato di abbandono, di nuovo sterrata per qualche chilometro ma estremamente panoramica!














































Spesso ci fermiamo a fare parecchie foto fino a quando arriviamo più a valle, dove imbocchiamo la SS240 fino ad arrivare a Riva del Garda, dove poi cerchiamo una accomodazione poco costosa (trovata poi vicino a Tenno).

Qualche birra davanti ad una pizza e ci diciamo buonanotte belli brilli!














19/09/2014


La mattina seguente ci svegliamo e la prima cosa che faccio è guardare fuori dalla finestra: non piove e c'è fuori il sole, anche se velato.

Sistemiamo i bagagli sulle moto, saldiamo il conto dell'albergo e pingiamo a nord, sulla SS421, passando da Ballino, Comano Terme e dopo una breve sosta per mettere l'interno delle giacche da moto (l'aria è frizzante e stiamo  per salire di quota), infiliamo la strada che porta al Monte Bondone.


































Avevamo sentito dire che era una strada magnifica ma non credevamo che fosse praticamente una pista! Ci divertiamo molto e arrampichiamo veloci verso Vason e Trento. Qui sopra con una supersportiva ci si potrebbero fare anche i 200 km/h, tutte le curve sono larghe e non "chiudono" mai, l'asfalto è perfetto e si ha sempre un'ottima visibilità ovunque, è davvero una gran bella strada!

Devo fare benzina, sono in riserva da quando abbiamo iniziato a salire sul Bondone, decidiamo comunque di fare il giro più lungo, passando da Sopramonte ed una volta arrivati a Trento, scopriamo  dal benzinaio dal quale ci siamo fermati che la strada dove siamo appena passati è tutt'oggi utilizzata per la gare in salita e che l'ultimo record di  velocità su moto è ancora detenuto da Giacomo Agostini (!) con la sua MV!


Partiamo poi continuando verso Est e andiamo a fare un passo non molto conosciuto dai motociclisti: Passo Manghen (2047 metri s.l.m.). La strada è molto stretta e ci costringe ad una velocità più "turistica", quando arriviamo in cima entriamo nel solito nuvolone che troviamo un po' su tutte le vette più alte...

Pazienza, il passo mi piace davvero molto, abbiamo dovuto fare solo attenzione perché la strada a salire da Borgo Valsugana era piena di merde di vacca ma una volta arrivati al passo ci siamo fermati al rifugio a mangiare polenta, gulasch e funghi; Tutto buonissimo ad un prezzo giusto!






































Riprendiamo il nostro tour e decidiamo di passare dal Passo Rolle e San Martino di Castrozza, dove ci fermiamo a fare due passi e a comprare qualche cosa da portare a casa. Le famose Pale di San Martino non si vedono, sbucano soltanto da in mezzo al solito nuvolone...















Poi torniamo verso sud e, visto che non l'avevo mai fatto, passiamo dal Monte Grappa, da dove siamo costretti a metterci la tute antipioggia, io poi ho le gomme finite e sul bagnato mi sembra di guidare come fossi sul ghiaccio, vado molto piano ma tanto ormai le strade più belle sono già fatte. Arriviamo  fino a Padova in mezzo ad un traffico pazzesco e sempre con la pioggia, prendiamo l'autostrada fino a bologna e alla fine il contachilometri segna 830 chilometri in più!!!















Grazie mille a Carlo che ha fatto da navigatore e ideato un po' il giro, anche se alla fine abbiamo deciso assieme strada facendo; Guidare con lui è davvero un piacere, abbiamo un passo del tutto simile e facciamo parecchia strada divertendoci di gusto!