martedì 2 luglio 2013

Moen - Mosknes

Lofoten Islands

420 km






La giornata di oggi sarà una delle più difficili, psicologicamente parlando….

Parto la mattina che già il tempo non è dei migliori, faccio appena in tempo a mettere via la tenda e a partire che subito cominciano ad arrivare le prime gocce…





Questo scatto l'ho fatto pensando a ieri l'altro quando non mi sono messo l'antipioggia….




















Fa freddo e non voglio ridurmi come due giorni fa, quando ho "evitato accuratamente" di mettermi la tuta anti pioggia, pensando che fossero solo due gocce. Perciò mi fermo per mettere l'antipioggia e già che ci sono chiedo qualche indicazione sugli orari delle partenza dei traghetti da Mosknes diretti a BØdo in un punto informazioni, dove fra l'altro lo stesso motociclista che lavorava li stava per andare via a bordo della sua Ural rossa con tanto di sidecar perché di li a poco sarebbe cominciato a piovere forte.

Brutto segno, penso io, mi dice di stare attento che poco più avanti avrei trovato una postazione con il telelaser (per fortuna che mi ha avvisato, qui le multe sono MOLTO salate) e mi avvio diretto verso il paese con il nome più assurdamente corto che abbia mai immaginato: Å



Å esiste davvero ed io ho le prove!!!!





Completamente bagnato…. e freddo….
























Incontro un'auto della polizia nascosta dietro ad una fermata dell'autobus e mi rendo conto che mi stanno puntando da dentro la pensilina stessa ma non ho paura, sto andando tranquillo e li saluto con la mano: ricambiano.

Proseguo e la pioggia si fa sempre più forte, ci sono si e no 6° C ed il vento mi sposta letteralmente da una carreggiata all'altra senza preavviso, a sferzate.


I filari di pesce ad essiccare










Ho chiesto in giro perché facessero i ponti così alti e mi hanno risposto che era per permettere il passaggio delle vele delle barche/navi

























Impossibile da credersi ma quella casetta rossa é un bagno pubblico, il più bello che abbia mai visto!
































Mi rendo conto però che quello che ho attorno a me è meraviglioso e questo mi fa incavolare ancora di più, visto che capisco che non mi sto gustando niente come avrei voluto.
Viaggiare in questo modo è estenuante e qualche volta sono costretto a fermarmi per recuperare un po' di calore con un caffè caldo, in più il pin-lock della visiera del mio casco mi sta facendo dannare: vi è entrata dell'acqua dentro e non fa altro che fare condensa, impedendomi la vista….
























A volte urlo persino dentro al casco dalla rabbia ma dai che ti dai arrivo appena in tempo per prendere l'ultimo traghetto che portava a Bodo.
Amara sorpresa però: Le auto in fila sono talmente tante che non sarebbero state tutte sul traghetto e quindi non sarei probabilmente riuscito a partire…..


Getto la spugna e visto che in quel momento non piove, vado a montare la tenda al campeggio li vicino e, dopo una doccia calda (mi sono mancate le saune finlandesi, giuro) cena a base di salame e crackers, vado a dormire con i tappi nelle orecchie (li di fianco c'era un gruppo di bmwisti tedeschi che hanno fatto casino fino a tardi).

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