venerdì 28 marzo 2014

Monte Argentario

Mi sveglio che fuori è ancora buio, la prima cosa che faccio è capire che cosa sta facendo il cielo.

Fino a ieri sera pioveva forte, ora le strade sono completamente bagnate ma decido di vestirmi da moto per andare al punto di ritrovo con gli altri a S. Lazzaro, male che vada mi metterò l'antipioggia, penso.




Visualizzazione ingrandita della mappa




Arrivo alla shell che appena c'è luce, la moto si è già sporcata per colpa dell'acqua a terra ma già Alex e Fiore li che mi aspettano, faccio benzina, bevo un caffè ed arriva anche Roberto sulla sua Crossrunner rossa.









Presto ci mettiamo in sella ed imbocchiamo la SP7 diretti alla futa in direzione Firenze. La strada non è un granché e con i 6° mi godo parecchio le manopole riscaldate. Poco dopo avere "scollinato" sul versante toscano la strada si fa asciutta ed una volta imboccata l'autostrada a Firenze, il cielo addirittura si apre mostrando l'azzurro.

Usciamo ad Impruneta e dopo una breve sosta benzina facciamo veloci la Firenze-Siena fino a Colle Val D'elsa.

Devo dire la verità, da come rea iniziato questo giro non mi stavo aspettando un granché, in più non conoscevo molto bene la guida degli altri tre e non sapevo neanche come mi ci sarei trovato ma da questo punto in avanti, complici i magnifici paesaggi e strade del senese, tutto prende un'altra piega e finalmente dopo fredde ore di trasferimento mi comincio a divertire.

Alex fa da "navigatore" e ci fa fare una strada meravigliosa, tutta curve in mezzo agli alberi e passaggi fra iccili paesini, traffico inesistente e temperature giuste ci fanno davvero gustare la "Strada provinciale Galleraie" fino a Grosseto.

Dopo un altro breve trasferimento arriviamo fino a Porto Santo Stefano, sul monte Argentario. Cominciamo ad essere un po' stanchi e ci fermiamo per qualche foto, poi partiamo alla volta della strada panoramica che fa il giro del promontorio fino a Porto Ercole.


















La strada non è messa bene e "obbliga" a fare frequenti soste per scattare foto ai magnifici panorami marittimi (si riusciva persino a vedere la Costa Concordia sulle coste dell'isola del Giglio).






































Più avanti l'asfalto diventa sempre più rovinato e pieno di buche, fino a quando diventa addirittura un vero e proprio tratto di fuoristrada, non pendente ma ricco di grosse pietre e grosse pozzanghere.

Incontriamo due campiresti tedeschi in crisi perché non sapevano se sarebbero riusciti a passare o meno, io mi offro volontario per andare a controllare se era fattibile per loro e mi butto nello sterrato godendo non poco!

Arrivo fino in fondo e torno indietro fino a quando incontro prima i ragazzi (che vendo moto stradali procedevano con calma) e i due tedeschi, che nel frattempo si erano girati e stavano tornando indietro, per dirgli che secondo me ce l'avrebbero fatta. Mi ri-rigiro e ripercorro ancora il tratto di pista, noto compiaciuto i segni sul lasciati dalla mia adventure mentre facevo avanti-indietro su quell'inaspettato angolo di fuoristrada, raggiungo gli altri e finalmente arriviamo a Porto Ercole dove, sudati come pochi, ci fermiamo per mangiare due pizze al taglio, riposarci e prendere per i fondelli Roberto perché aveva la moto sporca (come tutti del resto, solo che lui non la può vedere così insozzata!).





































Dopo il caffè post pranzo, riprendiamo le moto, passiamo Orbetello e ci inoltriamo sulla SS323, strada molto panoramica e scorrevole (anche se con qualche tratto di asfalto mancante), diretti verso il monte Amiata che purtroppo per colpa di una deviazione (credo per frana) e per motivi di tempo non riusciremo a raggiungere.

Ci stiamo divertendo un sacco ed io proseguirei per la strada più lunga ma si sono già fatte le tre di pomeriggio e se vogliamo tornare a casa per un orario decente ci conviene fare la strada più rapida fino alla statale che da Siena ci avrebbe riportato a Bologna seguendo lo stesso percorso dell'andata.

Ci salutiamo infine sul passo della Raticosa, stanchi, contenti e con le moto zozze. Io torno a casa e guardo il contachilometri, segna 739 chilometri. (!!!)












Ecco i 4 paretecipanti:


                                  Roberto                                             Alex                                                Io




                                                                                       Fiore





E le rispettive moto:


La FZ1 di Alex



La Honda Crossrunner 800 di Roberto




La Yamaha XJF 1300 di Fiore



La mia KTM Adventure 990

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