giovedì 25 aprile 2013

Khenifra - Imilchil

Khenifra - Imilchil 340 km





La sveglia presto, oggi avremo una giornata intensa!

Dopo una veloce (ma sostanziosa) colazione a base di pane arabo, burro di capra, tè e marmellate, saltiamo sulle moto e assieme ai nostri due nuovi compagni di viaggio portoghesi partiamo sulla strada dalla quale il giorno precedente Luca ed io siamo arrivati.









Dopo avere passato il sentiero dal quale siamo usciti fuori il giorno precedente, la strada si divide in due e diventa prima pista e poi sentiero che porta sempre più in alto, infilandosi su per un bosco e passando a fianco di laghi coperti di piccoli fiori bianchi, foreste di cedri e pietraie.






























Man mano che saliamo di altitudine la temperatura si fa sempre più rigida e quando arriviamo sulla cima del valico il gps di Mario segna ben 2680 metri s.l.m. (!!!)



Picture by Luca Pelizzari

Arriviamo poi sulla strada asfaltata dove io e Paulo ci scambiamo le moto (io ero curioso di provare il suo gs 800) e quando poi ce le riscambiamo Paulo mi dice "it's like sex on wheels"!
















Proseguiamo poi fino a Midelt, dove ci fermiamo a mangiare in un ristorante (in compagnìa di un micio rosso) che sembrava lussuoso (il prezzo poi mi smentirà) ma era lontano dal casino del centro della città ed eravamo più tranquilli con le moto.
















Siamo di nuovo sulle moto diretti a quello che viene chiamato "le cirque du Jaffar", un lungo pistone che arriva in una valle dove il sentiero si fa molto inclinato verso valle e le moto sembrano dovere continuamente cadere verso il baratro (mi sono cag*to addosso almeno un paio di volte).






















































Bene o male ce la caviamo tutti (Paulo a momenti vola giù per la valle....) e dopo una breve sosta affrontiamo una salita piuttosto ripida dove Mario (con il DRZ) passa senza problemi ma Luca arriva troppo piano e cade proprio in cima, rimanendo incastrato sotto la moto.


Capisco e mi lancio arrivando in cima anche io dopo poco, aiutandolo prima ad uscire da sotto la moto e poi, assieme a Paulo, a tirare su per gli ultimi metri di salita la 950 S di Luca.
Dopo che poi anche Paulo sale, ci fermiamo per una foto di gruppo.







Il pistone procederà facile fino a sera, quando diventa una strada asfaltata che porta molto in alto.





















Picture by Luca Pelizzari



Picture by Luca Pelizzari


L'altitudine e la stanchezza si fanno sentire e accendo (GODO!!!) le manopole riscaldate.
La strada sembra non finire mai e presto si fa buio, Mario cede il passo a Luca che con un'illuminazione migliore riesce a vedere un pò meglio ma complice la stanchezza, la visiera del casco sporca, il buio totale ecc.. ad una curva fa un bel dritto e va a finire letteralmente nel cortile di una casa che si trovava un metro sotto il livello della strada.










Non so come sia possibile ma Luca non è neanche caduto dalla moto e se ne è uscito quasi con indifferenza dal cortile...

Passo io davanti, le mappe del telefono che ho sott'occhio mi aiutano a prevedere l'andamento della strada, procediamo veloci fino all'arrivo all'hotel di Imilchil.





Siamo pieni di polvere e dopo avere sistemato i bagagli e fatto una doccia veloce, andiamo a cenare in una bettola con sospettosissime polpette di carne (poco) cotta alla brace.



P.S.: Ci faranno parcheggiare le moto nel piazzale dove una volta tenevano i dromedari!

Picture by Luca Pelizzari


Picture by Luca Pelizzari

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