lunedì 29 aprile 2013

Zagora - Tata

Zagora - Tata 420 km






Dopo un'abbondante colazione e avere salutato Paulo e Mario (loro volevano fare asfalto lungo la n12 ed inoltre Mario doveva cambiare l'olio al suo DRZ), Luca ed io andiamo a sud a M'Hamid El Ghizlane da dove parte la pista che passa vicina al confine con l'Algeria.

Picture by Luca Pelizzari









Facciamo benzina dal solito "benzinaio" con le taniche e, visto che eravamo carichi di bagagli e soprattutto SENZA una traccia gps affidabile, trattiamo anche sul prezzo di un 4x4 che ci potesse portare i bagagli fino al grosso lago prosciugato prima di Fooum-Zguid.

Partiamo e facciamo subito qualche chilometro con il sabbione, dobbiamo dire qualche volta al tizio con il 4x4 che si deve dare una mossa oppure con le moto a basse velocità ci piantiamo continuamente, inoltre abbiamo problemi di surriscaldamento a quelle velocità. (una volta sono caduto appunto per la scarsa velocità...).


Facciamo una breve sosta all' oasis sacrèe (tantissimi se la ricordano perchè c'è un vecchio Land Rover abbandonato e cannibalizzato di ogni sua parte li nei pressi).










Picture by Luca Pelizzari



Picture by Luca Pelizzari





Proseguiamo ed arriviamo al bivio che ci avrebbe permesso di andare a visitare anche L'Erg Chigaga. Luca è titubante all'idea a dice che ci mettiamo troppo tempo, che ci perdiamo ecc.. ecc..

A me piacerebbe molto andare all'Erg e giocare ancora un pò con la sabbia ma alla fine con un discreto giramento di palle mi adeguo e tutti assieme ci dirigiamo direttamente al lago Iriqui (Le dune dell'Erg le vedremo solo da lontano).





Picture by Luca Pelizzari


Quando arriviamo immediatamente i miei giramenti di palle svaniscono davanti alla visione del gigantesco lago prosciugato.... Ci fermiamo, riprendiamo i bagagli e salutiamo il tizio del Land Rover che ci accompagnava ed io non resisto alla tentazione di lanciarmi ai 160 all'ora su quell'enorme distesa di polvere compatta, ogni tanto passo in mezzo ad una di quelle piccole trombe d'aria che si formano qui a la, incontro un gruppo di dromedari che vagano liberi e ci faccio un paio di giri attorno (sempre con la moto di traverso, ovviamente).





Picture by Luca Pelizzari



















Picture by Luca Pelizzari







Godo come un matto ed il lago è talmente vasto e piatto che mi pare di percepire addirittura la curvatura terrestre (!).


Una volta passato il lago Iriqui riesco ad orientarmi bene e trovo in fretta la pista che porta a Foum-Zguid, dove sapevamo che si sarebbero diretti Mario e Paulo. Sfortunatamente la pista è disseminata di rocce e sassi fetentissimi, facciamo una gran fatica ma arriviamo comunque (con le mani e le braccia doloranti) al piccolo paese.

Telefoniamo ai portoghesi ma ci dicono che hanno proseguito oltre, puntando le moto di nuovo verso nord (e quindi verso il traghetto).



Decidiamo di usare il massimo del tempo che ci è rimasto della giornata ed in serata arriviamo a Tata, dove rimediamo da dormire in una bettolaccia da 4€ a notte dove mi godo il sonno nel sacco a pelo, mentre Luca dorme vestito...


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