Dopo un'abbondante colazione, Luca ed io ci mettiamo in viaggio verso le nove e mezza.
Fa fresco e sulle montagne del Rif sembra quasi che debba piovere da un momento all'altro.
Passiamo Chefchauen (la città azzurra) e poco dopo cominciamo a cercare di muoverci su strade secondarie. Arrivati a Bab-Taza ci infiliamo a destra per una strada bianca con a volte qualche tratto con una striscia di asfalto nel mezzo e due corsie ghiaiate ai bordi piena di buche e sprofondamenti vari.
La nostra meta sarebbe stata quella di arrivare a vedere il Barriage de Al Waha ma non ci arriveremo mai....
Perdiamo il senso dell'orientamento e io mi incazzo con una delle due cartine che butto via (quella della michelin disegna le strade in modo errato) e alla fine ci perdiamo....
Ci infiliamo in un piccolo villaggio di contadini dove ci fermiamo a chiedere informazioni. Loro non capiscono e neanche noi, riusciamo solo a decifrare nelle parole dei due contadi solo le parole Dihram - Dihram. Volevano dei soldi....
Giriamo i tacchi in fretta ed arriviamo sulle rive dell'Oued Aoudour, un fiume bello gonfio con l'intento di guadarlo: impossibile, troppa corrente....
Nel frattempo sale un pò d'ansia e decidiamo di ritornare indietro ad un altro incrocio che abbiamo passato in precedenza. Dopo esserci fermati di nuovo a chiedere riusciamo a capire grazie al mio pessimo francese qual'è la strada che porta a Fifi, con l'intento di proseguire ad ovest, verso Ouezzane.
Imbocchiamo la strada giusta che poi si rivela bellissima, percorre una cresta montuosa con curve e controcurve, quasi tutta asfaltata ed in mezzo a foreste.
Di certo, se c'era una cosa che non mi aspettavo dal Marocco, era di trovare così tanto verde!
Picture from Luca Pelizzari |
Picture from Luca Pelizzari |
Picture from Luca Pelizzari |
Una volta fatta benzina a Ouizzane, imbocchiamo la N13 fino a quando arriviamo a Fes.
Un pò disorientati dal contrasto fra la calma e la solitudine delle strade di montagna e il caos disordinato di una grande città come Fes, riusciamo a trovare che ormai è buio un posto in una bettola dove potere fare una doccia (calda c'era solamente di giorno, il l'ho fatta comunque fredda) e dormire.
Picture from Luca Pelizzari |
Nessun commento:
Posta un commento