Dopo avere fatto un gran casino con la sveglia e avere svegliato tutti quanti un'ora prima del dovuto (il telefono ha cambiato autonomamente l'ora in base al fuso orario impostato e quindi ha suonato la sveglia un'ora prima, secondo me mi sono preso un casino di nomi...), facciamo colazione, i bagagli e poi carichiamo tutto assieme a parecchie bottiglie d'acqua sul 4x4 che ci aspettava fuori (un Toyota Land Cruiser).
Proseguiamo verso sud e dopo una breve pausa per sgonfiare (di nuovo) le gomme e dopo poco Taouz i veloci pistoni raggiungono l'oued Ziz e diventano sentieri a tratti sabbiosi, a tratti del temuto Fech-fech...
Procediamo a fatica, io fortunatamente riesco a non cadere o a piantarmi mai, credo che sia per l'esperienza di ieri sull' Erg-Chebbi.
Luca cade un paio di volte e Paulo si pianta con il suo GS 800. Mario non ha problemi di sorta con il suo DRZ.....
Picture by Mario |
Dopo l'esperienza del fech-fech dell'oued siamo tutti stanchi e assetati, il tizio del land cruiser ci offre dei datteri Paulo mi regala un arancio (non c'è cosa più buona in mezzo al deserto!) e già che ci sono riempio il camel-back che avevo finito.
Poco dopo ripartiamo e passiamo dal villaggio di Hi el Remlia, dove sapevamo esserci un posto dove comprare benzina (di contrabbando) ma il nostro accompagnatore con il 4x4 ci dice a Tafrout c'era un altro "benzinaio", perciò decidiamo di proseguire e dopo un tratto di sabbia molto fine dell'Oued Rheris dove ci piantiamo tutti, anche Mario con il DRZ, arriviamo finalmente all'Hammada (deserto duro, roccioso) e alla pista che ci condurrà a Tombuctou.
Picture by Luca Pelizzari |
Picture by Luca Pelizzari |
Picture by Luca Pelizzari |
Picture by Luca Pelizzari |
La pista (se tale può definirsi) poi incrocia la N12 e diventa una specie di autostrada ma senza asfalto, tutto ghiaione, fino a quando arriva a Zagora.
Picture by Luca Pelizzari |
Troviamo subito un bellissimo hotel con tanto di piscina con davanti un il parcheggio guardato a vista (poi daremo una mancia al custode) con tanto di cartello storico che indicava alle carovane l'inizio del percorso destinato a Tomboctou.
Dopo un breve giretto in città ed una cena tipica berbera con gli altri pianifichiamo la giornata di domani e andiamo a letto sconvolti dalla fatica ma decisamente contenti!!
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