lunedì 22 aprile 2013

Marocco 2013: l'inizio

20-21-22 aprile 2013


E' già qualche giorno che prendo fermenti lattici.... Questo viaggio mi spaventa un po' ma è vero che mi affascina anche molto.

Il traghetto per Tangeri parte alle tre di pomeriggio, perciò me la prendo con calma e faccio i bagagli questa mattina.

Ovviamente solo con la moto già bella che impacchettata mi accorgo di essermi dimenticato di portare  sia le scarpe che le ciabatte. Detto fatto, metto a fatica la roba nel sacco a rotolo, poi saluto tutti, azzero il contachilometri e parto.

Il cielo è coperto e la temperatura è piacevole (+/- 18°) ma quando sono nei pressi di Parma vedo i classici nuvoloni neri gonfi di pioggia davanti a me.

Mi metto l'antipioggia e proseguo sotto l'acqua fino a La Spezia con temperature basse (vedo i 9°!).

Dopo essermi fermato a fare benzina arrivo al porto di Genova e subito incontro un bel gruppone di motociclisti. Scambio due chiacchiere, li seguo e giunto davanti all'ingresso della stiva della nave "scopro" che bisogna farsi timbrare il passaporto al posto di controllo di polizia (non a bordo come credevo). Mi fiondo e dopo avere fatto la fila, essermi fatto stampare i biglietti (anche la versione stampata da internet non bastava), ottengo il timbro e torno alla moto.

Nel frattempo arriva un ragazzo con un'altra Adventure blu (la sua però è una 950 S), ci presentiamo, si chiama Luca e viene da Novara e attendiamo il via libera dagli operatori del porto per l'ingresso nella stiva della nave.












Una volta entrati, alla consegna delle chiavi della cabina scopriamo che abbiamo la stessa cabina!

(e qui penso già che farempo almeno parte del viaggio insieme).











Il resto delle due giornate successive di nave proseguirà tranquillo, il mare sarà piatto e calmo e come successo l'estate scorsa faccio conoscenze nuove, pianifico le tappe del viaggio, che cosa vedere e dove passare.









Finalmente la nave arriva al nuovo porto di Tangeri e il Marocco ci saluta con una scritta che poi una volta chiesto scopro significare DIO-PATRIA-RE.






Scendo dalla nave e assieme agli altri motociclisti mi dirigo a sbrigare le noiose (e lunghe) pratiche doganali.

Una volta finito è già buio ed ecco che mi torna in mente uno dei primi consigli che ho sentito/letto in giro sul visitare l'Africa: MAI GUIDARE DI NOTTE.
In effetti appena uscito dalla statale le strade non sono più illuminate e non tutti i mezzi che vedo circolare sono dotati di luci.

Facciamo solo pochi chilometri sulla N2 verso Tétouan con il buio e trovo assieme a Luca e ad un altro grippo di motociclisti un piccolo hotel dove ci faranno parcheggiare le moto in quella che me sembra una macelleria dismessa.















1 commento:

  1. E non faceva caldo? prossima volta fai una sosta alla residence valdaora www.hotel-pircher.it che ci facciamo due chiacchiere :)

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