martedì 17 luglio 2012

Reykjahlid - Dettifoss - Hraunhafnartangi - Reykjahlid

Reykjahlid - Dettifoss - Hraunhafnartangi - Reykjahlid




Quella di oggi sarà una giornata lunga ma ce la prendiamo con calma e dopo avere fatto colazione ci mettiamo in moto che sono già le 11:30.





Imbocchiamo la Ring Road e facciamo svelti i 50 km che ci separano dalla F864 verso in Nord.




Ieri sera Robert mi aveva consigliato sul fatto che la strada più bella da fare è quella a Est del fiume e facendola ne abbiamo conferma: si tratta di una strada bianca molto larga che percorro di gusto con un passo veloce (presto lascerò John indietro, dentro alla solita nuvola di polvere...).

Presto arrivo al cartello che indica la cascata di Dettifoss.

Mi fermo in fondo al parcheggio a leggere le informazioni ed imparo che è la cascata più potente d'Europa per la portata d'acqua e rimango colpito da un dato: normalmente, in un giorno, la cascata trasporta la bellezza di 23.000 (ventitré mila) Tonnellate di detriti!



Picture made by John D.


Il forte rumore che si sente già dal parcheggio non smentisce (anzi....) questi dati e mentre finisco di dare una letta veloce arriva John e parcheggia vicino alla mia moto.











Ci avviamo verso il pennacchio di fumo a piedi e in men che non si dica ci troviamo davanti alla giga-cascata, rimango colpito dal rumore e dalla forza dell'acqua.











Picture made by John D.

Picture made by John D.



Picture made by John D.






































Dopo esserci spostati per fare qualche foto alla cascata da lontano, proseguiamo lungo la strada num. 85 fino ad Asbyrgi, un'insenatura di origine glaciale a forma di ferro di cavallo (la leggenda vuole che sia un'impronta fatta dal cavallo di Odino).

Dopo una breve sosta per mangiare qualche cosa nel fast food locale riprendiamo sempre sulla strada 85 che diventa po non asfaltata, con l'obbiettivo di arrivare nel punto più a Nord dell'isola: Hraunhafnartangi.

Proseguiamo lenti, la strada è disseminata da sassi appuntiti ben piantati nel terreno che minano l'integrità delle nostre gomme, fa un freddo cane e c'è pure vento (dio benedica le manopole riscaldate) ma alla fine arriviamo al sentiero che arriva al nostro obbiettivo.









Proseguiamo a piedi ed arriviamo al faro quando veniamo letteralmente arraccati da un gruppo di Starne artiche!





Sono uccelli molto territoriali che per difendere i loro nidi attaccano chiunque o qualunque cosa si avvicini al loro territorio stridendo e planando veloci a pochi centimetri dalle nostre teste.












La passeggiata ci ha scaldati, torniamo alle moto (e al freddo...).

Dopo una breve sosta per la benzina a Raufarhofn proseguiamo verso sud e poi di nuovo ad ovest e poi a sud sulla strada che passava ad ovest del fiume e quindi di Dettifoss.

Inizia bene ma presto ci ritroviamo su un lungo tratto di pavé ondulato che ci smonta le braccia e a me rompe un supporto della GOPRO a suon di vibrazioni (me la vedo volare sopra la testa, sorpassandomi....!)

Ci fermiamo di nuovo a Dettifoss per riposare (e fare passare il formicolio alle braccia), andiamo a fare un altro paio di foto alla cascata dall'altro lato e anche a Sellfoss:



Picture made by John D.




Da questa parte si ha proprio la sensazione di guardare in faccia la cascata, ci siamo letteralmente davanti!



Picture made by John D.



Tornando indietro passiamo vicino a Grjotaja, rimango impressionato dalla montagna che emette vapori (sembra dovere essere gonfia e pronta ad esplodere da un momento all'altro), si sente pure l'odore di zolfo tipico delle zone geotermali.

Arriviamo al lago Myvatn verso le 23:00 e ceniamo nell'unico posto che troviamo aperto e andiamo a dormire stanchi ma contenti.

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