domenica 8 luglio 2012

Kirkjubæjarklaustur - Landmannalaugar


Kirkjubæjarklaustur - Landmannalaugar





Solita sveglia con calma nel campeggio di Kirkjubæjarklaustur (sì, è proprio questo il nome) e mentre sistemiamo le cose un tizio islandese in vacanza con la famiglia nello stesso campeggio ci vede armeggiare con la piantina e ci dice che, visto che andiamo a fare l'interno, non possiamo non andare a vedere il lago di LANGISJORI. Ok, quella sarà la nostra prossima meta!

Finiamo di smontare le tende, inforchiamo le moto ed andiamo a fare rifornimento alla stazione di servizio: John fa lo sburone e decide che le BMW sono talmente tanto fighe ed eccezionali che non hanno neanche bisogno di benzina: sarà punito per questo....

Imbocchiamo la ring road e qualche chilometro dopo svoltiamo a destra per la F208.

Il primo tratto facile: strada "bianca" molto polverosa e attraversa un'altra di quelle distese di lava coperte dal muschio facendo solo qualche curva in più. Sosta pipì in un campeggio in mezzo al nulla e subito dopo facciamo il primo guado in maniera molto cauta....

La strada prosegue piuttosto facile in salita ma si restringe e diventa molto tortuosa e questo allunga i tempi. valichiamo una collina ed il paesaggio cambia radicalmente: Davanti a noi ora c'è una grande vallata con un fiume con mille diramazioni che scorrono fra distese di muschi e licheni che prendono tonalità di verde talmente tanto acceso da diventare quasi fosforescenti.










Teniamo la destra verso il lago, la strada diventa di ghiaia molto fine nera, tortuosa e facciamo qualche altro piccolo guado passando proprio al centro di quella fantastica vallata, in mezzo ai muschi.....










Usciamo dalla valle e ne inbocchiamo un'altra e il paesaggio cambia di nuovo: qui c'è sabbia, sabbia e ancosa sabbia (per fortuna compatta) fino a quando arriviamo al lago e la strada finisce ad un rifugio.





























Il paesaggio è magnifico e saliamo a piedi su una collina per scatenare le macchine fotografiche....






















Scendiamo ed incontriamo un signore islandese gentilissimo che ci spiega (mentre le mosche non ci danno tregua, stiamo con i caschi chiusi e comunque ne respiro un paio) che qui siamo nel cuore dell'Islanda (!!!!), facendoci notare che ci troviamo in una valle fra le montagne che corrono parallele.

Ecco la punizione di John: si rende conto meglio delle distanze e capisce che non ce l'avrebbe potuta fare con la benzina fino al prossimo rifornimento....

Non ci pensiamo e torniamo indietro sulla 208 che si rivela MAGNIFICA ma più difficile di quello che pensavamo: i guadi non si contano e diventano ogni volta più profondi e con sempre più corrente... Affrontiamo tutto molto bene e a parte un paio di cadute banali di John (per fortuna fuori dall'acqua) proseguiamo bene in compagnia di altri 3 tizi con i quad 1 al traino che aveva grippato).











Arriviamo alla nostra agoniata meta: il campeggio di LANDMANNALAUGAR!

Siamo entrambi stanchi, sudati e con i piedi fradici e mentre vediamo il campeggio avvicinarsi sognando un bagno nella pozza termale, SORPRESA!!

Proprio all'ingresso del campeggio ci sono 2 guadi fondi più o meno 60-70 cm. (a giudicare dalle superjeep che ci si buttavano dentro) di acqua lattiginosa (é quindi impossibile vedere il fondo...) e con una corrente che rende veramente non fattibile passarci in mezzo. ci guardiamo attorno e vediamo altre moto parcheggiate li fuori di motociclisti che glie l'hanno data su e sono entrati a piedi nel campeggio grazie ad un ponticello pedonale....

Io penso dai, siamo arrivati fino a qui e non possiamo dargliela su all'ultima difficoltà... ci ragiono un pò e trovo una soluzione:

Torniamo indietro di 500 metri circa e scendo direttamente nel fiume, che dopo i 2 guadi si allargava molto e quindi perdeva di forza e profondità, percorrendolo controcorrente fino al secondo guado che era anch'esso profondo ma con acqua trasparente e corrente zero. Mentre passo noto che diversi turisti ci hanno fatto un reportage fotografico, durante la nostra avventura... mi sento una sorta di eroe quando arrivo al campeggio fra gli sguardi ammirati dei turisti arrivati li con i bus 4x4.




Montiamo le tende, paghiamo il prezzo (ridicolo) per la notte, doccia, bagno nella pozza calda e balotta con i tizi dei quad che abbiamo visto lungo il percorso.




Gli spieghiamo che John ha problemi con la benzina e, dopo avere parlottato un pò fra loro in islandese (io ho capito solo PLPLPLPLPLPLPLPLPLPLPLPL con qualche sputo in mezzo), si rivolgono a noi dicendoci che, visto che uno di loro aveva grippato, avevano 5 litri di benzina in più e ce l'avrebbero data volentieri. (!!)

Rimango stupefatto e vado a prendere la bottiglia di montepulciano che mi ero portato dietro dall'Italia.....

Poi buona "notte" sul tardi e tutti a dormire nella propria tenda....

che giornata MEMORABILE!

Nessun commento:

Posta un commento