mercoledì 11 luglio 2012

Hvammastagi - Olafsvik


Hvammastagi - Olafsvik



Mi sveglio verso le 8:00, senza neanche avere puntato la sveglia e mi prendo un pò di tempo per fare asciugare la tenda (stanotte ha fatto freddo e fuori si è riempita di condensa) e nel frattempo mi godo l'ultimo tepore del sacco a pelo.

Impacchetto tutto e vado al distributore/fast-food a riempire di nuovo i serbatoi della moto e la tanica di benzina, già che ci sono pulisco il grumone schifoso di olio e sabbia che era dalle parti della catena, controllo olio ed acqua della moto, pulizia generale e compro un kg dell'olio motore che costa meno per riempire lo scottoiler.

Verso mezzogiorno riparto bello sclerato (avevo perso un casino di tempo) e scancherando con la giacca (che ha diversi problemi con le zip e il velcro delle maniche e delle tasche) pintando verso Nord ovest, con l'intenzione di spararmi tutto il giro della penisola cosiddetta "delle quattro dita".

Passo un fiordo, passo due fiordi, passo tre fiordi, vedo le foche e dopo un pò il paesaggio e le strade diventano un pò ripetitive e allora decido di tagliare direttamente dall'altra parte usando una strada interna (la 605) e le cose migliorano: da questo lato le strade (sempre bianche eh) non seguono solo la linea costiera ma si inerpicano su per i fiordi che sono molto più ampi e formano diverse isole che si buttano con pareti piuttosto ripide nel mare.

Ecco i primi fiordi a nord est fiordi...







Le foche:

Picture From Mr. Robert Uit Het Broek



Picture From Mr. Robert Uit Het Broek



Picture From Mr. Robert Uit Het Broek


E quelli dall'altra parte



La giornata è tersa, si vede la penisola dall'altra parte del tratto di mare che rimane alla mia sinistra e mi fermo a Flokalundur, dove faccio di nuovo benzina e mangio 2 tramezzini.

Vado un pò più in la per prendere il traghetto per Stykkishòlmur (sulla penisola dall'altra parte, per l'appunto) ma trovo l'ufficio chiuso e il piccolo porto deserto.

Con l'aiuto di 2 ragazze arrivate anche loro per controllare la partenza del traghetto, capisco che la partenza successiva (e anche l'ultima della giornata) sarebbe stata solo dopo 4 ore e mezzo...

Un pò depresso guardo la piantina e noto sulla parte più a sinistra un'annotazione che mi ero fatto sul traghetto di andata: PULCINELLE DI MARE!

Parto senza pensarci troppo e in un paio d'ore raggiungo il punto più ad ovest d'Europa, dove ci sono 3 scogliere alte 300 metri, completamente piene nidi di uccelli di varie specie che volteggiavano tutto attorno.












Mi avvicino al bordo e, una volta sdraiatomi a terra faccio per guardare lo strapiombo dall'alto ed ecco una sorpresa:

Una pulcinella di mare appollaiata a 30 centimetri da me, tranquilla e senza paura che si guardava attorno curiosa. (avrei potuto tranquillamente toccarla allungando una mano)











Quella bestiola mi ha risollevato la giornata, non facendomi pensare agli inprevisti della giornata di ieri.

Non ho molto tempo e dopo una breve passeggiata sono di nuovo in sella. Il tempo stringeva e ci ho dato che ci ho dato, tando da arrivare al porto di BrjanslÆkur in una sola ora; Perfetto, ho 20 minuti di anticipo per sbrigare le faccende per l'imbarco.

La strada per il ritorno al porto





Fatta a busso proprio a fianco di quelle scogliere..



Pago le mie 7000 corone (una cinquantina di €) e parto puntuale alla volta di Stykkishòlmur. Durante le due ore di navigazione decido di andare a dormire nel campeggio di Olafsvik, e studio il da farsi per il giorno dopo.

Arrivo alle 9 di sera e mi rendo conto che ho ancora parecchi chilometri da fare per arrivare alla meta prefissata. Continuo.
Questa vacanza sarebbe più difficile senza le 21 ore di sole al giorno!

Sono letteralmente preso da quest'isola e questi 70 km fra la costa alla mia destra, la strada che passa in mezzo a piccoli coni vulcanici e la vista del vulcano Snæfellsjökull sulla mia sinistra e la costante luce tagliata dell'interminabile tramonto, sono i chilometri più belli fatti fino ad ora e non posso mancare di gustarmeli appieno facendo andare a velocità da passaggio la moto.

Il "tramonto" a destra...







...e i ghiacciai a sinistra




Come al solito nessuno sulle strade.... (solo un CASINO di moscerini)




E un vecchio peschereccio...



Alle 23:30 ho la tenda montata e sono pronto per andare a dormire ma preferisco godermi una birra al tramonto assieme a Peter, un ragazzo di Oslo conosciuto nel campeggio che viaggia con un vecchio transalp.



Che giornata intensa......

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